Boom dei voucher. Che però si vogliono abolire

Esplosione di voucher nel corso degli ultimi due anni. Il ticket dal valore nominale di 10 euro (7,50 al lavoratore, 1,30 all’Inps, 0,70 all’Inail, 0,50 alla gestione) per pagare le prestazioni di lavoro accessorio ha fatto registrare un boom eccezionale. Ne erano stati venduti quasi 92 milioni tra gennaio e ottobre 2015, hanno raggiunto i 121,5 milioni l’anno dopo. Dall’Osservatorio dell’Inps è scattato l’allarme. Cosa è successo e perché un aumento del 32 per cento? Molte le cause tra cui quella legata all’emersione di lavoro nero. Molte persone che si trovavano nella zona grigia del mercato hanno preferito mettersi a riparo da sanzioni. Difficile provare l’uso illecito o distorto dei voucher. Mancano adeguati controlli per verificare se il datore di lavoro utilizza nei tempi e modi previsti il lavoratore precario, che spesso nelle campagne è un extracomunitario. Sui voucher c’è ora un ripensamento anche del governo mentre la Cgil ha raccolto le firme per abolirlo con il referendum che riguarda anche l’art.18 contenuto nel Job Act.

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